Il Pane di Altamura è un eccellenza della panetteria tradizionale pugliese conosciuta in tutto il mondo. Ha ricevuto maggiore riconoscimento internazionale nel 2003, quando è stato il primo prodotto da forno ad ottenere la certificazione europea D.O.P.
Il Pane di Altamura è un eccellenza della panetteria tradizionale pugliese conosciuta in tutto il mondo. Ha ricevuto maggiore riconoscimento internazionale nel 2003, quando è stato il primo prodotto da forno ad ottenere la certificazione europea D.O.P.
Viene prodotto utilizzando semole rimacinate di grano duro 100% certificato locale, coltivato e trasformato sotto il sole della Murgia e nello specifico dei comuni di Altamura, Gravina in Puglia, Minervino Murge, Poggiorsini e Spinazzola.
Grazie all’utilizzo di materie prime qualitative e alla tradizionale ricetta tramandata da anni e anni, il pane di Altamura mantiene delle peculiari caratteristiche organolettiche.
È caratteristica la sua crosta fragrante, la mollica morbida e l’aroma di cottura a legna. Inoltre, è un prodotto che riesce a mantenere invariato il suo sapore genuino per periodi lunghi, che possono arrivare anche a 9 giorni.
Il pane di Altamura va assaporato nella sua semplicità, con del pomodoro fresco, origano e un filo di Olio Extra-Vergine di Oliva, con una fetta di capocollo di Brienza o con delle conserve artigianali.
Può essere anche una merenda genuina per spezzare l’appetito a metà giornata con un velo di crema spalmabile alla frutta secca. È ottimo anche da raffermo per portare in tavola delle bruschette o la tipica ricetta della Cialda calda.
Nonostante il pane di Altamura abbia ottenuto la certificazione di prodotto D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) solamente nel 2003, la storia del pane di Altamura non parte di certo in tempi recenti. Difatti, studiosi e letterari hanno trovato riferimenti a questo prodotto tradizionale della panetteria altamurana già nella letteratura del 35 a.C.
Il primo a parlarne è stato Quinto Orazio Flacco, poeta romano nato a Venosa (Potenza). Infatti, il prodotto è citato all’interno del suo capolavoro Sermones, una raccolta di componimenti conosciuta come ‘Satire’. Nel Libro I, V il poeta potentino definisce il pane di Altamura come il “pane migliore del mondo, tanto che il viaggiatore diligente se ne porta una provvista per il prosieguo del viaggio”.
