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Soppressata Dolce di Calabria 300g

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Soppressata Dolce di Calabria 300g

12,50 €

La Soppressata di Calabria è un salume tipico locale riconosciuto ufficialmente come prodotto alimentare tradizionale italiano. Il nome ha origine dalla pressione che si compie sul prodotto durante la fase di essicazione, un procedimento gli conferisce la tipica forma schiacciata...

Disponibilita': Disponibile
SKU
8025780810078
Shelf Life
Minima garantita 2 mesi
Origine-produzione
Calabria
PLUS DEL PRODOTTO
Senza nitriti e nitrati - Carne di suini 100% italiani - Animali nati e allevati in azienda, nutriti con mangimi sani e naturali

La Soppressata di Calabria è un salume tipico locale riconosciuto ufficialmente come prodotto alimentare tradizionale italiano.

Il nome ha origine dalla pressione che si compie sul prodotto durante la fase di essicazione, un procedimento gli conferisce la tipica forma schiacciata.

Le carni provengono da allevamenti di filiera certificata 100% italiana. Tutto il processo, a partire dalla produzione dei mangimi senza additivi o sostanze nocive alla salute fino alla trasformazione in salume avviene nella stessa azienda agricola a kilometro zero.

La carne che viene impiegata per realizzare la Soppressata è di suino macellato fresco con la tecnica conosciuta con il nome di “punta di coltello”. Si tratta di eseguire un taglio grossolano che permette alla carne di mantenere la compattezza conservando l'integrità organolettica.

Il salume locale fa parte delle eccellenze italiane e può essere gustato con una fetta di pane di Altamura per assaporarne il gusto corposo. Accompagnata da un buon vino rosso, la soppressata crea un connubio di sapori e profumi unici che soddisfano anche i palati più esigenti.

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I nostri salumi non contengono nitriti e nitrati: sai cosa sono?

I nitriti e nitrati rientrano nella categoria degli additivi alimentari impiegati nelle preparazioni alimentari industriali, con i primi che derivano dall’acido nitroso e i secondi che derivano dall’acido nitrico.

Sono sostanze per natura presenti anche nell’acqua, nelle verdure come bietole, spinaci e rape e in alcuni alimenti animali.
Infatti, l’azoto presente nei nitriti e nitrati è di fondamentale importanza per garantire la sintesi delle proteine vegetali, e quindi per assicurare una rigogliosa crescita dei vegetali. Proprio per questa loro funzione, l’uomo ha iniziato ad introdurre artificialmente tali sostanze all’interno di fertilizzanti, chimici e naturali, per stimolare la fertilità del terreno e la crescita delle coltivazioni.

Solamente in un secondo momento, dal secondo dopoguerra in poi, l’industria alimentare ha sperimentato l’utilizzo dei nitriti e nitrati nella produzione di insaccati, affettati e carni in scatola. Questo è accaduto perché c’era la necessità di trovare una soluzione che garantisse la lunga conservazione delle carni. 

Per quanto riguarda le conseguenze che l’assunzione di nitriti e nitrati ha sul corpo umano, queste sono sostanze composte che vengono assorbite rapidamente dall’organismo. In particolare, il nitrato verrà assimilato tramite due processi distinti: una parte verrà rimessa in circolo dalle ghiandole salivari, la restante parte di nitrato verrà riconvertita in nitrito.
È proprio questo processo di conversione da nitrato a nitrito che rende i nostri globuli rossi meno capaci di trasportare l’ossigeno nel corpo. Inoltre, nitrito e nitrato convertito contribuiscono alla formazione delle nitrosammine, alcune delle quali sono considerate cancerogene.
Per questo, nel 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato la carne trasformata e la formazione di nitrosammine ad essa collegata un potenziale fattore di rischio cancerogeno per stomaco ed esofago.

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