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Capocollo di Brienza 500g

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Capocollo di Brienza 500g

19,10 €

Il Capocollo di Brienza è uno dei prodotti locali più conosciuti e apprezzati. Nato dall'antica tradizione contadina che si tramanda da generazione in generazione, il salume viene realizzato con carni provenienti da allevamenti di filiera certificata 100% italiana...

 

Disponibilita': Non Disponibile
SKU
8025780810801
Shelf Life
Minima garantita 2 mesi
Origine-produzione
Basilicata
PLUS DEL PRODOTTO
Senza nitriti e nitrati - Carne di suini 100% italiani - Animali nati e allevati in azienda, nutriti con mangimi sani e naturali

Il Capocollo di Brienza è uno dei prodotti locali più conosciuti e apprezzati.

Nato dall'antica tradizione contadina che si tramanda da generazione in generazione, il salume viene realizzato con carni provenienti da allevamenti di filiera certificata 100% italiana.

Tutto il processo, a partire dalla produzione dei mangimi senza additivi o sostanze nocive alla salute fino alla trasformazione in salume, avviene nella stessa azienda agricola a kilometro zero.

È un salume tipico che viene realizzato con una parte ricca di muscoli e grasso che gli dona sapore e morbidezza mantenendo la giusta consistenza. Si tratta di un prodotto versatile che si sposa perfettamente con diverse pietanze, anche grazie al suo gusto speziato e deciso ma non invadente. 

Il Capocollo di Brienza si può gustare da solo, con formaggi, o accompagnato da pane, crostini, grissini su cui può essere arrotolato.

Da provare nelle diverse ricette al posto della pancetta, come farcitura nelle crepes salate o per panini gourmet.

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I nostri salumi non contengono nitriti e nitrati: sai cosa sono?

I nitriti e nitrati rientrano nella categoria degli additivi alimentari impiegati nelle preparazioni alimentari industriali, con i primi che derivano dall’acido nitroso e i secondi che derivano dall’acido nitrico.

Sono sostanze per natura presenti anche nell’acqua, nelle verdure come bietole, spinaci e rape e in alcuni alimenti animali.
Infatti, l’azoto presente nei nitriti e nitrati è di fondamentale importanza per garantire la sintesi delle proteine vegetali, e quindi per assicurare una rigogliosa crescita dei vegetali. Proprio per questa loro funzione, l’uomo ha iniziato ad introdurre artificialmente tali sostanze all’interno di fertilizzanti, chimici e naturali, per stimolare la fertilità del terreno e la crescita delle coltivazioni.

Solamente in un secondo momento, dal secondo dopoguerra in poi, l’industria alimentare ha sperimentato l’utilizzo dei nitriti e nitrati nella produzione di insaccati, affettati e carni in scatola. Questo è accaduto perché c’era la necessità di trovare una soluzione che garantisse la lunga conservazione delle carni. 

Per quanto riguarda le conseguenze che l’assunzione di nitriti e nitrati ha sul corpo umano, queste sono sostanze composte che vengono assorbite rapidamente dall’organismo. In particolare, il nitrato verrà assimilato tramite due processi distinti: una parte verrà rimessa in circolo dalle ghiandole salivari, la restante parte di nitrato verrà riconvertita in nitrito.
È proprio questo processo di conversione da nitrato a nitrito che rende i nostri globuli rossi meno capaci di trasportare l’ossigeno nel corpo. Inoltre, nitrito e nitrato convertito contribuiscono alla formazione delle nitrosammine, alcune delle quali sono considerate cancerogene.
Per questo, nel 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato la carne trasformata e la formazione di nitrosammine ad essa collegata un potenziale fattore di rischio cancerogeno per stomaco ed esofago.

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